giovedì 7 ottobre 2010

Trovato il corpo di Sarah in un pozzo ad Avetrana.

L'ha uccisa lo zio, Michele Misseri, 54 anni, strangolandola dopo aver perso la testa forse per il rifiuto opposto dalla nipote alle sue avances. Il corpo di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana scomparsa il 26 agosto scorso, è stato gettato in un pozzo pieno d'acqua in un podere dello stesso zio, a due chilometri dal paese. Le operazioni di recupero sono ancora in corso, poiché il cadavere sarebbe coperto da pietre.
Il contadino ha confessato nella tarda serata di ieri dopo molte ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri del comando provinciale di Taranto. Era stato convocato in mattinata con la moglie, Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina, sorella di Sabrina, la cugina con la quale Sarah aveva appuntamento il giorno della sua scomparsa per andare al mare. Ma alla fine madre e figlia sono state riaccompagnate a casa, mentre Misseri è crollato sotto le domande degli inquirenti.
Era stato lui, il 29 settembre, a consegnare ai carabinieri il cellulare di Sarah, privo di batteria e di scheda sim, dicendo di averlo trovato in un podere nel quale aveva lavorato per conto terzi. Voleva depistare gli investigatori, ma qualcosa è andato storto. E dopo 42 giorni è finita nel modo più tragico anche l'angoscia della famiglia Scazzi. Ieri sera la mamma di Sara, Concetta Spagnolo, che era in collegamento diretto con la trasmissione di Rai3 'Chi l'ha visto?', quando ha capito che la figlia era morta ha preferito abbandonare i riflettori. La conduttrice Federica Sciarelli ha definito «terribili» quei momenti.
La confessione raccapricciante
«L'ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era già morta»: è la rivelazione agghiacciante che ha fatto agli investigatori Michele Misseri. Sempre secondo le dichiarazioni dell'uomo, la ragazza sarebbe stata strangolata nel garage di casa sua. Prima di occultare il cadavere gettandolo in un pozzo, Misseri l'ha denudato e ha successivamente bruciato i vestiti.
Sarah è scomparsa in 12 minuti
È racchiusa in 12 minuti la vicenda della scomparsa della
quindicenne si hanno notizie certe fino alle 14.30, quando Sara esce da casa per raggiungere l'abitazione della cugina, Sabrina Misseri, di 22 anni, che l'aspetta per andare al mare. La ricostruzione dei fatti è stata confermata dai riscontri ottenuti dai militari attraverso i tabulati e le celle telefoniche.
Sara esce da casa alle 14.30. Poichè non ha credito sul cellulare, com'è sua consuetudine fa uno squillo convenzionale sul telefonino della cugina per dirle che sta arrivando. Da via Verdi (vico secondo), dove abita Sara, a via Grazia Deledda, dove vive Sabrina Misseri, di 22 anni, occorre camminare per 600 metri. Bisogna percorrere alcune strade, che sono deserte per la calura estiva, alla periferia della città.
Dopo aver ricevuto lo squillo alle 14.30, Sabrina alle 14.35 viene raggiunta sotto casa sua dall'amica Mariangela che guida l'auto con la quale le tre ragazze devono raggiungere il mare, il Villaggio Aurora che si trova sulla strada per la vicina San Pietro in Bevagna. Sabrina vede che Sara non arriva e chiede all'amica se l'ha incontrata per strada. «Non ho visto nessuno», le risponde Mariangela. Sabrina si preoccupa subito perchè Sara solitamente impiega cinque minuti per arrivare a casa sua. Afferra il cellulare e chiama la cuginetta. Il telefono squilla per cinque-sei volte, poi la chiamata viene respinta e scatta la segreteria telefonica. Sabrina non si dà per vinta. Ricompone il numero ma questa volta il cellulare di Sara è spento. Sono le 14.42. 
il blog da le condoglianze alla famiglia Scazzi. 

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